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Alessio ha 38 anni e da qualche tempo trascorre una mattina a settimana al Servizio Docce e Guardaroba di Opera San Francesco.

“Sentivo l’esigenza di fare qualcosa a Milano dove vivo, così ho cercato “mensa dei poveri” e mi è comparsa subito Opera San Francesco. Al primo incontro con tutti gli aspiranti volontari ho realizzato però che forse la Mensa era troppo poco per ciò che volevo dare. Mi spiego meglio: al Servizio Docce credo ci sia un maggior rapporto con gli utenti, cosa che io preferisco. È ciò che desideravo davvero avere da quest’esperienza.

Lo scorso ottobre sono stato chiamato per fare il primo turno. Sono stato “assegnato” ai bagni. Non è stato semplice: soprattutto capire da subito quale sia il limite nell’aiutare. Quando vieni qua pensi di dare tutto quello che puoi a chiunque, ti impegni perché sia soddisfatta ogni esigenza di chi ha bisogno di aiuto, in realtà ci vuole un’organizzazione per far sì che tutto funzioni, che ogni cosa “giri”. A volte mi è stato difficile accettarlo. Vivo molto nel personale quest’esperienza all’interno di Opera San Francesco, non ne parlo molto al di fuori. Ho voluto essere dall’altra parte del bancone ma è una cosa mia che mi è difficile spiegare agli altri. Posso dire però che queste quattro mattine al mese servono a me quanto alle persone che aiuto. Io ho guadagnato un giorno alla settimana di vita. Ora mi sembrerebbe assurdo non farlo”.

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