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Sono tante le persone che frequentano i Servizi di Opera San Francesco, provenienti da tutto il mondo. In OSF infatti sono presenti 137 nazionalità diverse, molte delle quali “passano” almeno una volta in una delle due Mense di Corso Concordia e Piazzale Velasquez. Una di queste, Aida, l’abbiamo incontrata proprio durante un pasto. È una donna di 50 anni delle Filippine.

Ci racconta di essere venuta in Italia per lavorare. Lo ha deciso dopo la morte del marito: non riusciva a mantenere lei e la figlia senza un impiego, così è partita in cerca di una vita migliore nel nostro paese. Da noi ha trovato un posto come badante, una buona occasione perché in questo modo avrebbe avuto la possibilità di mandare dei soldi nelle Filippine. Aida infatti per questo motivo ha sempre risparmiato molto e, avendo vitto e alloggio, è stato più semplice. Grazie al suo duro lavoro infatti è riuscita a far crescere sua figlia, seppur a distanza, che poi l’ha resa con gioia nonna per ben due volte.

La stabilità però non è durata per sempre: quando la signora a cui badava è stata portata in una casa di riposo, sono arrivati i problemi. Per un po’ ha continuato a occupare la sua casa, ma dopo ha dovuto cercare un’altra sistemazione. Aveva bisogno sia di un posto dove stare che di un lavoro.

Ora sua sorella la ospita ma Aida non vuole essere di peso e per mangiare qualche volta viene in Opera San Francesco.

“Non voglio disturbare nessuno”.

Dice che in OSF si trova bene ma il suo sguardo triste parla da solo: non dev’essere stata una vita semplice sin qui e anche il futuro è incerto finché non avrà un lavoro sicuro.

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