Pubblicato il 27 Settembre 2018 È lo chef del ristorante Seta, incluso nel Mandarin Oriental Hotel di Milano, che ha guadagnato due stelle Michelin ma nonostante il successo conserva l’entusiasmo e la passione che l’hanno spinto anni fa a dedicarsi alla cucina. Quando lo incontriamo ci racconta che il suo è un lavoro duro… “ieri ho cominciato a lavorare alle 8:00 e ho finito dopo l’una di notte…”, ma anche ricco di soddisfazioni e riconoscimenti. Chiacchieriamo con lui nel luogo elegante ed esclusivo dove lavora, ben diverso da quello che lo attende domenica 28 ottobre: è alla Mensa dei poveri di Viale Piave infatti che preparerà uno dei suoi piatti che verrà poi servito ai benefattori di OSF ai tavoli dove solitamente mangiano gli ospiti di Opera. Da un due stelle Michelin alla Mensa di OSF il salto è grande… Quando si cucina, lo si fa con il cuore, quindi che io lo faccia in un ristorante due stelle Michelin o per un progetto simile l’impegno è lo stesso, anzi: Grandi Cuochi all’Opera mi è sembrato da subito un evento meritorio e credo di dover dare ancora di più del solito. Ho lavorato tante volte per progetti solidali e cerco sempre di metterci entusiasmo, anche il 28 ottobre sarà così. Parlaci della tua scelta per Grandi Cuochi all’Opera, cosa cucinerai? Ho scelto la pappa al pomodoro perché per me è un piatto cardine della cucina italiana. Sono stato 14 anni in Toscana per lavoro e conosco bene le ricette di questa regione – anche se sono Leccese – e questa che preparo per gli ospiti di OSF la amo particolarmente. Nonostante sia una pietanza semplice, con pochi ingredienti, e dalla breve preparazione, piace a tutti e riscuote sempre un grande successo. Quando Paolo Marchi mi ha chiesto di pensare a una proposta che avesse come ingrediente principale il pane non ho avuto dubbi: la pappa al pomodoro, anche se la cucineremo in un modo un po’ più ricco con l’aggiunta di una fettina di lardo di colonnata e delle erbette che aromatizzino il tutto. Spero sia una bella sorpresa. Che cosa pensi di Milano, la reputi una città solidale e accogliente? Credo che Milano sia una città unica, dinamica, viva. Ha un’energia incredibile. E questo anche del punto di vista della solidarietà. Io vivo qui solo da quattro anni e non l’ho ancora scoperta tutta ma credo di poter dire che la stessa energia che vedo ogni giorno in tutti gli eventi e le iniziative, questa città le impiega anche nei confronti di chi è in difficoltà. Nel mio piccolo, anch’io sono felice di poter contribuire ad aiutare il prossimo. L’appuntamento per gustare il piatto dello chef stellato Antonio Guida e degli altri cuochi protagonisti del pranzo solidale è per domenica 28 ottobre alla Mensa di OSF in Viale Piave 2. Vi aspettiamo numerosi! Prenotate il vostro posto a tavola sul sito operasanfrancesco.it.