Pubblicato il 28 Gennaio 2018 Il nuovo anno porta con sé speranze e buoni propositi ma anche alcuni dati preoccupanti che ci giungono dall’annuale rapporto di Oxfam, nota organizzazione britannica non governativa che ha presentato i risultati della ricerca alla vigilia del meeting del Forum economico mondiale di Davos. Pochi dati sintetizzano la grave situazione: il rapporto ci avverte che l’1% più ricco della popolazione mondiale continua a possedere quanto il restante 99%. Percentuali che per noi di Opera San Francesco hanno i volti delle persone che ogni giorno si mettono in fila fuori dalle nostre due Mense milanesi, aspettano di potersi fare una doccia calda nel Servizio Docce e Guardaroba, sperano di curarsi al Poliambulatorio o di avere un’opportunità di lavoro all’Area Sociale. Troppo spesso non diamo attenzione a questi numeri che distrattamente ascoltiamo ai telegiornali o di sfuggita leggiamo nei titoli dei quotidiani. Dovremmo invece pensarli come le storie di uomini e donne che ci chiedono aiuto, in ogni forma. In quella più cruda agli angoli delle strade, ma anche più riservata e dignitosa di chi fa fatica ad arrivare a fine mese e magari occupa l’appartamento accanto al nostro. Dopo la crisi economica, che ha pesato sulle vite di molti, la debole ripresa non sembra essere sufficiente a ristabilire una condizione di dignità per tutti e al contrario le nuove risorse create si indirizzano quasi interamente verso chi ha già molto. È difficile immaginare una società dove non esistano disparità, ma allo stesso tempo pensare al disagio sociale come a qualcosa lontano da sé, a cui debba pensare solo lo Stato o l’amministrazione pubblica, non è la strada giusta da percorrere perché le diseguaglianze vengano se non eliminate, almeno affievolite. L’impegno personale verso il prossimo, sia italiano o straniero, di qualunque religione o credo politico, dev’essere uno dei nostri buoni propositi per il nuovo anno. OSF lavora ogni giorno in questa direzione, quella dell’uguaglianza e della pari dignità per tutti. Lo fa grazie ai suoi più di 900 volontari e a tutti i generosi donatori che sostengono le attività dei nostri servizi. Il mio buon proposito per quest’anno è quello di impegnarmi ancora di più per i più poveri. Il vostro potrebbe essere quello di starci accanto. Grazie. Pace e bene padre Maurizio Annoni