Pubblicato il 31 Ottobre 2018 Guardando negli occhi Mattia si vede non solo un giovane uomo, ma anche tutte le difficoltà che ha dovuto sopportare in questi anni trascorsi a Milano. Ha lasciato la sua isola e la sua città, Cagliari, quando ha perso il lavoro. Faceva il cuoco in un ristorante sul mare e, terminata l’esperienza, ha deciso di raggiungere il “continente” – come dicono i sardi – per cercare nuove opportunità. “Ho deciso di venire qui perché a Milano c’è tutto, è il meglio, soprattutto per il lavoro. E nonostante non mi abbia dato nulla, sono ancora fiducioso.” Purtroppo la vita di Mattia a Milano non è mai veramente iniziata: non è riuscito a trovare occupazione e ben presto, senza l’appoggio della famiglia e quasi alcun risparmio, si è trovato in difficoltà. Oggi dorme in piazza Duomo, vicino a una nota farmacia, oppure sui navigli, ce lo racconta lui stesso. Va avanti con le poche offerte che gli danno i passanti e per lavarsi e mangiare si rivolge a vari enti. Noi infatti lo abbiamo incontrato nel Servizio Docce e Guardaroba di Opera San Francesco. È venuto qui per “darsi una ripulita” e tentare ancora di cercare un impiego. “Spero ancora in un cambiamento, ma è difficile. Non ho più nemmeno il telefono, me l’hanno rubato, quindi non so come farmi contattare.” Ai servizi di OSF di giovani come Mattia ce ne sono molti, purtroppo. Italiani e stranieri. Persone normali alle quali la vita ha riservato momenti più duri che ad altri. Ricominciare, riconquistare la propria dignità e tornare ad avere un posto nel mondo, sembra a volte impossibile.