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Tutto è nato da un’iniziativa personale di Silvia Gasparrini, una dipendente dell’area di Farmacovigilanza di Pfizer, grande azienda farmaceutica internazionale: ha partecipato a uno degli incontri di presentazione organizzati da OSF per gli aspiranti volontari. Qui ha ascoltato le parole di Padre Marcello, coordinatore dei volontari: i servizi da svolgere in OSF sono tanti, ma numerose anche le persone in lista di attesa per diventare volontari.  Lei però non si è scoraggiata ma anzi, venuta a conoscenza che per le collaborazioni con le aziende il percorso è differente, ha deciso di chiedere a Pfizer di appoggiarla in questa sua iniziativa e di poterla condividerla tra il suo affiatato gruppo di lavoro.

La risposta dei responsabili Pfizer e dei colleghi è stata positiva e Silvia ha aperto un dialogo con OSF, che è ben lieta di avere tra i suoi volontari, anche se solo per qualche giornata, i dipendenti di quest’azienda. L’occasione è quella giusta: l’azienda ha la sua sede milanese principale proprio nei pressi del Poliambulatorio OSF di via Antonello da Messina e nell’ambito del Servizio Distribuzione Farmaci c’è sempre bisogno di aiuto. Lo staff di Pfizer avrebbe così avuto l’opportunità di impiegare le proprie ore di volontariato in un’associazione che opera nel proprio ambito di competenza.

“Tutti i dipendenti sono laureati in ambito scientifico: c’è chi è farmacista, altri sono biologi, ma tutti, non hanno mai l’occasione di “essere dall’altra parte”, cioè in una farmacia, dove i prodotti che noi produciamo, vengono distribuiti ai pazienti. È quindi un progetto utile anche per noi, oltre che solidale” ci dice Patrizia Bueti, collega di Silvia che fa parte della stessa équipe di lavoro.

“Quando ho esposto la mia proposta al resto dei colleghi, l’idea è piaciuta a tutti. Come gruppo ci eravamo già detti di voler fare un’iniziativa insieme e questa occasione ci permetteva di coinvolgere tutti, anche le persone che preferivano un’attività “leggera”, nel senso che non implicasse un coinvolgimento emotivo troppo forte che potesse turbare qualcuno”, racconta Silvia.

Così da giugno, piccole “squadre” di massimo 4 persone di Pfizer vengono una volta a settimana al Servizio Distribuzione Farmaci, e lo faranno anche dopo l’intervallo di agosto. “L’idea è di allargare l’attività a tutta l’azienda e di renderla continuativa”, aggiunge Silvia. “Pfizer fa altre attività di volontariato aziendale, soprattutto in realtà come case famiglia e per questi progetti svolge mansioni pratiche come imbiancare, pulire giardini, quindi questa esperienza è molto diversa”.

Dopo i primi turni di volontariato in OSF la reazione è stata molto positiva: “È anche un po’ come fare team building insieme ai colleghi; è piacevole!” aggiunge Patrizia.

L’entusiasmo di Silvia – che nel frattempo ha conosciuto ancora più a fondo Opera partecipando all’ultima edizione de IL PANE DI OSF – ha contagiato anche gli altri colleghi e ci auguriamo, come loro, che questa collaborazione si estenda e cresca per poter fornire agli utenti del Servizio Distribuzione Farmaci, un aiuto sempre maggiore.

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