Pubblicato il 27 Settembre 2019 Per celebrare il nostro 60º di fondazione come OSF abbiamo proposto ai nostri volontari un pellegrinaggio ad Assisi e a Roma. Abbiamo voluto imparare da Francesco d’Assisi la coincidenza tra il volto di Gesù e il volto di ogni povero, abbiamo voluto condividere con Papa Francesco la gioia del nostro servizio per le donne e gli uomini che si trovano a vivere una situazione di povertà. Ho avuto il dono di poter salutare da vicino Papa Francesco. Vi confesso che più che incontrare un personaggio famoso, ho incontrato un uomo povero e bisognoso. Ho visto Papa Francesco camminare con difficoltà, come tanti nostri ospiti che camminano verso gli ingressi dei nostri servizi. E nonostante la fatica l’ho visto salire i gradini del sagrato di San Pietro con il sorriso sul volto, desideroso di incontrare le persone che erano venute a salutarlo. Ho visto un uomo bisognoso di contatti umani, bisognoso di ascoltare quello che le persone volevano dirgli, bisognoso di sorridere e di far sorridere. Ho potuto origliare qualche battuta che Papa Francesco ha scambiato con un centinaio di coppie di sposi novelli che avevano voluto venire a salutarlo nei loro splendidi abiti nuziali. Ho seguito con gli occhi i sorrisi degli sposi e delle spose e i suoi sorrisi: ho capito che, come gli sposini erano bisognosi delle sue parole, della sua benedizione dei suoi sorrisi, così lui era altrettanto bisognoso del loro affetto. Ho incontrato un uomo povero e bisognoso di amore, e forse proprio per questo un uomo che è un’inesauribile e meravigliosa sorgente di amore e di attenzione per tutti. Ho incontrato un uomo povero, bisognoso ma ricchissimo di umanità che rende trasparente il cuore di Dio! A un certo momento me lo sono trovato davanti, ho potuto stringere le sue mani. Mi ero preparato un mucchio di cose importanti da dirgli sul nostro Sessantesimo ma avendo incrociato i suoi occhi felici, accesi sul suo volto stanco, mi è venuto dal centro del cervello e del cuore di dirgli soltanto: “Padre, lei è un po’ stanco, vero?“ E lui con un sorriso larghissimo e forse un po’ timido mi ha risposto: “Eh, un po’…”. Ho incontrato un uomo povero, bisognoso di affetto, stanco quel giorno ma insieme traboccante di una felicità che solo Dio Amore può donargli! Non ho fatto in tempo a invitarlo a fare memoria con noi del Transito di San Francesco il 3 ottobre e a celebrare la S. Messa Solenne il 5 ottobre. Non sono riuscito a invitarlo a venire a mangiare i Risotti più buoni di Milano cucinati dai nostri Grandi cuochi per Opera dal 4 al 6 ottobre in via Luca Beltrami… e nemmeno a illustrargli i temi delle nostre conferenze sul tema “Condividere il futuro” nei martedì 8, 15, 22 ottobre. Credo che gli sarebbe piaciuto venire ad ascoltare il racconto de “Il pranzo di Babette” domenica 27 ottobre, o la conferenza su “San Francesco e il Sultano” di martedì 29 ottobre. E probabilmente si sarebbe divertito un mondo a imparare a fare il pane con i bambini al Museo dei Bambini dall’11 al 13 ottobre… Papa Francesco non potrà esserci ma voi sì! E sono certo che nel suo cuore grande c’è uno spazio anche per i poveri e per tutta la famiglia di Opera San Francesco! fra Marcello Longhi