Pubblicato il 23 Settembre 2020 “Grazie, grazie! Finalmente!” e mentre ripete queste parole si china a raccogliere il bicchiere e il tovagliolo caduti a terra “per non lasciare sporco…”. È un nostro ospite che sorride soddisfatto per aver potuto pranzare seduto a tavola, dopo più di sei mesi di picnic forzato. Non si è stupito di aver dovuto prendere posto in una specie di box circondato da plexiglass trasparente: il cibo caldo, abbondante e buono fa accettare tutto! Abbiamo riaperto le Mense in modalità normale, “da cristiani” come si usa dire! Sono i primi “test di funzionamento” con l’applicazione corretta delle indicazioni che abbiamo ricevuto dall’autorità sanitaria: entreremo a pieno regime a partire da ottobre. Alla Mensa di Concordia sono presenti venti volontari scalpitanti e addestrati a puntino: misurazione della febbre, distribuzione delle mascherine, igienizzazione delle mani, ritiro del vassoio e passaggio al self service con gli operatori che salutano e riempiono i piatti protetti da una lastra di plexiglass. Abbiamo così offerto novecento pasti! Ci accorgiamo che dobbiamo snellire il processo perché in strada i tempi di attesa sono troppo lunghi…ma possiamo farcela!!! Alla Mensa di Velasquez, dove i numeri sono più familiari, sono presenti dodici volontari ugualmente performanti: uguali procedure, uguali problemi. Sono stati serviti trecento pasti, in un’atmosfera di gioia tra i volontari e gli ospiti ai quali non è sfuggito questo ritorno alla normalità, tanto che uno di loro ha detto: “Sembra di essere tornati a casa…” Abbiamo riaperto il Centro Raccolta di via Vallazze. Durante la chiusura totale tutti hanno risistemato i loro armadi e così i milanesi con una generosità stupefacente ci hanno subissato di abiti da uomo! All’interno del magazzino si sono subito create montagne di sacchi di indumenti che non riusciamo a trattare da soli: abbiamo condiviso questa provvidenza con altre organizzazioni sorelle che sono venute in nostro aiuto! I Volontari del Servizio Docce hanno continuato il loro lavoro, e anche il Guardaroba ha riaperto i suoi battenti per un numero contingentato di ospiti. Il Poliambulatorio sta combattendo la sua buona battaglia per assicurare ai nostri pazienti in povertà la possibilità di essere curati per le patologie normali e per l’infezione da Covid. L’Area Sociale sta procedendo a grandi passi verso la riorganizzazione di tutti i suoi servizi, privilegiando sempre di più la prospettiva del “riscatto” per i nostri ospiti. Abbiamo deciso dunque di buttarci, di incominciare come possiamo e, strada facendo, adegueremo e miglioreremo i nostri servizi. Sappiamo di poter contare sui nostri meravigliosi volontari che hanno riconfermato, uno per uno, il loro impegno con OSF. Sappiamo di poter contare sui nostri appassionati dipendenti, che ce la mettono tutta con le loro professionalità. Sappiamo di poter contare sulle “nostre” Aziende e sui “nostri” Benefattori, su voi che ci sostenete donando e facendoci pervenire le vostre osservazioni e i vostri suggerimenti. Per tutto questo, con tutto il cuore, diciamo semplicemente GRAZIE! fra Marcello Longhi