Pubblicato il 25 Giugno 2022 Le persone che si rivolgono a Opera San Francesco hanno bisogno di pasti caldi, di lavarsi e avere abiti puliti e di cure mediche. Li chiamiamo bisogni primari. Spesso ci chiedono anche aiuto per trovare un lavoro e una casa, di questo si occupa la nostra Area Sociale. Quasi tutti poi sono in cerca di attenzione, ascolto, conforto. Per questo ci sono i nostri volontari e gli operatori, a cui è affidato il compito di infondere speranza, spesso anche solo con un sorriso. Tra le attività “utili” per rinfrancare lo spirito, da qualche anno Opera San Francesco, in collaborazione con Oftal – Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes – dà la possibilità ad alcuni suoi ospiti, di partecipare a dei pellegrinaggi a Lourdes, la cittadina nel sud-ovest della Francia, ai piedi dei Pirenei, famosa in tutto il mondo per il santuario di Nostra Signora di Lourdes dove ogni anno milioni di visitatori si recano alla grotta di Massabielle dove nel 1858 la Vergine Maria è apparsa a una donna locale. Dopo lo stop ai viaggi per via della pandemia, l’iniziativa è ripartita e Carlo, volontario del servizio Docce e Guardaroba di OSF, ce la racconta. “Sono anche volontario di Oftal e in OSF aiuto fra Domenico a diffondere questa iniziativa tra le persone che frequentano il servizio e poi accompagno gli ospiti che accettano di partecipare e di partire per il pellegrinaggio. Si tratta di 5 giorni in cui si condivide tutto: esperienze, preghiera e fede. È molto emozionante. 4 sono stati i partecipanti all’ultimo viaggio: due uomini e due donne, sorelle. Sono persone che frequentano abitualmente i nostri servizi e che conosciamo. Hanno condiviso le giornate con gli ammalati e gli altri pellegrini ma il momento più importante è stato sicuramente quando tutti hanno potuto bere e bagnarsi nella sorgente d’acqua che sgorga dalla grotta santa. Bello anche il momento della processione con le candele sulla spianata del santuario. I due ospiti di OSF, Mario e Domenico hanno circa 60 anni, mentre le due sorelle 70. Quel che mi ha fatto piacere è sentire le loro testimonianze e leggerle, perché hanno anche scritto dei pensieri sui loro giorni a Lourdes. Tutti raccontano di essersi sentiti bene, trattati come gli altri… e questo la dice lunga su quale sia la loro quotidianità.” La testimonianza di un opite di OSF In uno dei pensieri scritti dagli ospiti di OSF leggiamo: “…grazie anche a Opera San Francesco perché se hai fame e non sai dove andare, qui troverai sempre un pranzo e una cena. Se non hai vestiti e non sai cosa fare, vieni una volta al mese in OSF e avrai tutto ciò che ti serve. Se non sai come lavarti e farti la barba, vieni in OSF e non avrai più di questi problemi. Grazie ai volontari!” Questo viaggio è stato un altro modo di tendere la mano a chi si trova in difficoltà. E ci auguriamo che i benefici durino a lungo.