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Chi conosce e frequenta OSF sa che a pochi metri dalla sede di Opera si erge, in piazza Risorgimento, la statua di San Francesco. Ma in pochi sono a conoscenza che la sua realizzazione è stata voluta dai Frati Cappuccini e in particolare fra Cecilio, nostro fondatore e portinaio del convento, si adoperò molto per questa causa. L’idea originaria è datata addirittura 1915, ma ci vollero anni per portarla a concreto compimento. Pur avendo avuto la benedizione dell’allora Papa Pio XI, a mancare erano i fondi. Problema non da poco.

Fu allora fra Cecilio, ormai nel 1925, a prendere in mano la situazione e a scrivere di suo pugno a Mussolini (ai tempi Presidente del Consiglio) per avere 150 quintali di bronzo necessari a erigere il monumento. Mussolini diede l’autorizzazione ma negò il denaro.

Il tenace Cecilio non si arrese e si mise in prima persona all’opera per raggiungere il suo scopo, con i mezzi che ben conosceva, la questua.

Fu un lavoro molto impegnativo, come ci lasciano intendere le sue parole: “Da metà febbraio 1926 incominciai il lavoro di propaganda in città, alla fine del marzo 1927, che terminavo, lavorai 200 giornate intiere, comprese le 5 giornate spese a Monza e una a Inzago. Sono andato in 7900 portinerie. Trovai più di 1900 palazzi che assolutamente non mi ricevettero. Più di 1850 di quelle case che, pur non avendomi proibito di entrare, non vi raccolsi che dei zero, ecc… Nelle altre 4250 porte vi raccolsi 130.938 lire”.

Recuperati i fondi, la scultura fu commissionata a Domenico Treantacoste e torniamo alle parole tratte dal libro “Fra Cecilio, povero tra i poveri” di Fedele Merelli per raccontarvelo.

“Per la statua, alta 5 m. e 53 cm. (23 metri misura tutto il monumento), fu determinante l’apporto di fra Cecilio. Lo scultore lavorava su un modello a grandezza naturale, ma mancavano ancora alcuni particolari ed il volto. Quando venne a Milano per la posa della prima pietra, rimase colpito dall’aspetto e dal modo di fare di fra Cecilio. Si rivolse al p. provinciale per averlo nel suo studio. Fra Cecilio arrivò a Firenze il 23 maggio 1926 e vi rimase per tre giorni. L’artista gli disse: «lo mi raffiguro S. Francesco che, dalla solitudine, dopo lunghe preghiere e penitenze, viene in mezzo al popolo, con una mano benedice, con l’altra gli fa cenno di lasciare da parte le guerre e, con il sembiante, nella sua austerità, dolce e serena, lo invita a tornare a Dio»”.

La statua di San Francesco, inaugurata il 28 ottobre del 1927, quindi ha il volto buono di Cecilio.

Per ricordare il Santo di Assisi, i suoi valori e insegnamenti, ogni anno OSF organizza un festival che per tutto ottobre propone eventi che vi invitiamo a seguire. Qui il programma completo, vi aspettiamo!

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