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Chi vive per strada è spesso anche un ospite di Opera San Francesco e dei suoi servizi. È quindi per OSF importante mantenere alta l’attenzione su questi cittadini e anche per questo diffondiamo i dati della quinta rilevazione di “Raccontami”, il censimento delle persone senza dimora promosso dal Comune di Milano realizzato con circa 850 volontari e volontarie che hanno aderito all’iniziativa e “coperto” le 150 aree in cui è stata divisa la città.

Dalla relazione diffusa risulta che a febbraio le persone senza dimora presenti in strada o nelle strutture di accoglienza erano 2.343, pari allo 0,17% della popolazione cittadina. L’83% sono uomini e oltre il 76% le persone di origine non italiana; tra queste ultime, prevalgono nettamente i giovani (il 60% di loro ha meno di 45 anni). Il 64% del campione intervistato dichiara di trovarsi senza una casa perché ha perso il lavoro, oppure non lo ha mai trovato o ancora perché il reddito da lavoro è troppo basso; il 37% ha subito uno sfratto; il 21% dichiara problemi di salute gravi o molto gravi, che tendono a peggiorare con il perdurare dell’assenza di dimora. Ad aggravare la situazione, la significativa assenza di reti familiari o amicali di supporto e una generale condizione di solitudine: circa il 35% degli intervistati dichiara di non avere amici o persone di cui si fida. Sono oltre 1.550 le persone ospitate in soluzioni di accoglienza e, nei giorni della rilevazione invernale, si evidenziava un 20% di posti liberi.

Una moltitudine quindi e probabilmente anche più numerosa di ciò che è emerso.

Un’altra notizia sempre in tema è quella che la Camera ha approvato la proposta di legge che estende l’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora. Si tratta di un provvedimento di grande importanza, che colma una lacuna che escludeva migliaia di cittadini da uno dei diritti fondamentali, quello alla salute.

Concretamente si tratta di una sperimentazione che durerà per due anni, dal 2025 al 2026, e coinvolgerà al momento 14 città metropolitane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

Al momento, un senza fissa dimora in Italia, a causa della mancanza di residenza anagrafica, è escluso dal Servizio Sanitario Nazionale. Chi sta male quindi può solo rivolgersi al Pronto soccorso che non può negare le cure. Ma la situazione dei Pronto soccorso nel nostro paese è di sovraffollamento. Chi vive per strada, per i più svariati motivi, adesso ha un’unica soluzione: gli Enti del Terzo Settore come OSF che grazie al suo Poliambulatorio offre gratuitamente farmaci e visite nei suoi ambulatori.
Una buona notizia, dunque, che ora aspetta solo di diventare aiuto concreto per queste persone deboli.

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