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Rosario è originario di Catania ma lì è stato ben poco. Per anni ha vissuto e lavorato in Germania dove ha fatto il cuoco e il pizzaiolo. Lo incontriamo al Servizio Guardaroba mentre sta scegliendo gli indumenti di cui ha bisogno. Chiede anche lo spazzolino e il dentifricio ma la volontaria di OSF gli dice gentilmente che vanno chiesti quando si fa la doccia.

“Vivo in affitto qui a Milano, ma ora non sto a casa mia, è una situazione e una storia complicata e difficile, non sono tanto fortunato. Sto tribolando per avere un aiuto dallo Stato: ho 25 anni di lavoro in tutto ma non sono abbastanza per una pensione degna. Per alcuni anni di lavoro poi non mi sono stati pagati i contributi, non tutti mi mettevano in regola, anche in Germania. Ora, quando esco di qui, vado al Patronato perché mi diano una mano. Non sono vecchio, ho 56 anni, ma non posso più fare il mio mestiere. Non riesco a stare in piedi tanto – infatti lo vediamo camminare male e fare un’espressione sofferente – non ho più la cartilagine nelle ginocchia, è una sofferenza”. E ci racconta con più precisione gli interventi che ha subito.

Questo che sta vivendo non è un buon periodo. Anche perché non ha accanto nessuno che lo aiuti.

Vengo in Mensa così risparmio un po’. Ma preferirei cucinarmi io qualcosa di buono. Dei conoscenti ogni tanto mi danno qualche 20 euro per fare un po’ di spesa, ma è dura. Se riuscissi almeno ad avere una pensione decente, andrei in Sicilia. Ho sbagliato a tornare in Italia. Ma allora mi sembrava la cosa giusta. Finché ero in salute, trovavo subito lavoro. Ora è tutto diverso”.

Rosario prima di andarsene, firma la nostra liberatoria e ci dice che scrive male perché non è quasi mai andato a scuola. Poi si assicura di avere con sé il sacchetto con i nuovi sandali per l’estate donatigli da OSF.

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