È arrivato il turno di Angelo al Servizio Guardaroba. Una volta al mese si può prendere appuntamento e venire qui per avere un cambio d’abito completo. Dalle t-shirt ai cappellini, dai pantaloncini alle scarpe. Ma anche lenzuola, asciugamani, una cintura, uno zaino …tutto ciò che può servire.
Quella di Angelo è una situazione un po’ particolare. Ci racconta che vive in una roulotte che ha posizionato in un terreno che gli è stato concesso da un parente.

Mentre ci parla, il signore che è servito al Guardaroba allo sportello accanto lo ascolta e dice a bassa voce: “Beato te”. Per chi vive per strada, l’idea di poter avere anche solo una casa mobile e di fortuna come può essere una roulotte, è un sogno. Proprio così. Ciò che a noi sembra una condizione scomoda e di disagio, per loro è una conquista.

“Le cose della vita mi hanno portato qui”. E non aggiunge molto di più. È molto sorridente, nonostante ciò che probabilmente sta vivendo. Non è anziano ma nemmeno in quell’età dove è più semplice trovare un’occupazione e provare a riconquistare una situazione stabile.

Chi viene in OSF per avere degli abiti, lo fa per diversi motivi: la maggior parte non ha dimora, altri sono in difficoltà pur avendo una casa, e la prima cosa che eliminano è l’acquisto di abiti. Ci sono altre priorità quando si è poveri.

I volontari che svolgono servizio qui sono particolarmente pazienti, gentili e accomodanti. Cercano con garbo di proporre agli ospiti il meglio che hanno sugli scaffali. Per quanto possibile, è importante dare la possibilità di indossare un indumento che piace davvero. Non solo per coprirsi, ma per essere sé stessi.

È lo stesso motivo per cui bisogna prestare attenzione quando si dona abbigliamento al Centro Raccolta di OSF. Poniamoci semplici domande: “Io indosserei questo capo?”, “È pulito, in ordine, decoroso?”. Se la risposta è no, non serve a nessuno, va buttato. Vi chiediamo di non donarlo ai poveri.

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