Pubblicato il 24 Luglio 2025 È arrivato il turno di Angelo al Servizio Guardaroba. Una volta al mese si può prendere appuntamento e venire qui per avere un cambio d’abito completo. Dalle t-shirt ai cappellini, dai pantaloncini alle scarpe. Ma anche lenzuola, asciugamani, una cintura, uno zaino …tutto ciò che può servire. Quella di Angelo è una situazione un po’ particolare. Ci racconta che vive in una roulotte che ha posizionato in un terreno che gli è stato concesso da un parente.Mentre ci parla, il signore che è servito al Guardaroba allo sportello accanto lo ascolta e dice a bassa voce: “Beato te”. Per chi vive per strada, l’idea di poter avere anche solo una casa mobile e di fortuna come può essere una roulotte, è un sogno. Proprio così. Ciò che a noi sembra una condizione scomoda e di disagio, per loro è una conquista.“Le cose della vita mi hanno portato qui”. E non aggiunge molto di più. È molto sorridente, nonostante ciò che probabilmente sta vivendo. Non è anziano ma nemmeno in quell’età dove è più semplice trovare un’occupazione e provare a riconquistare una situazione stabile.Chi viene in OSF per avere degli abiti, lo fa per diversi motivi: la maggior parte non ha dimora, altri sono in difficoltà pur avendo una casa, e la prima cosa che eliminano è l’acquisto di abiti. Ci sono altre priorità quando si è poveri.I volontari che svolgono servizio qui sono particolarmente pazienti, gentili e accomodanti. Cercano con garbo di proporre agli ospiti il meglio che hanno sugli scaffali. Per quanto possibile, è importante dare la possibilità di indossare un indumento che piace davvero. Non solo per coprirsi, ma per essere sé stessi.È lo stesso motivo per cui bisogna prestare attenzione quando si dona abbigliamento al Centro Raccolta di OSF. Poniamoci semplici domande: “Io indosserei questo capo?”, “È pulito, in ordine, decoroso?”. Se la risposta è no, non serve a nessuno, va buttato. Vi chiediamo di non donarlo ai poveri.