Michele ha 76 anni e un passato fatto di lavoro, anche se a singhiozzo e poco certo. Nato in Puglia, ha vissuto a Napoli e da ragazzo è arrivato a Milano, dove ha sempre fatto la sua parte, anche di notte, senza mai tirarsi indietro. “Ho sempre lavorato” ripete con orgoglio.

Oggi, però, la sua pensione minima non basta: i debiti con l’INPS e le spese quotidiane lo lasciano con poco più di 600 euro al mese. Dopo un matrimonio finito e senza figli, non ha nessuno accanto. “Non ho né famiglia né amici – confida – sono solo”.

La sua casa è una casa popolare intestata a un amico ormai scomparso: Michele può ancora starci, ma vive con la costante paura di perderla. “Il futuro lo vedo critico – ammette – se mi tolgono questa casa non so davvero dove andare”.

Lo abbiamo incontrato al Guardaroba di Opera San Francesco, dove ritira abiti puliti. Per lui, quei vestiti non sono semplici indumenti: sono un appuntamento mensile, un segno di dignità e di attenzione, un modo per non sentirsi solo. “Arrivo a stento con la pensione, ma qui trovo un aiuto che mi fa andare avanti” racconta.

Nella solitudine e tra mille incertezze, OSF diventa per Michele un punto di riferimento: un luogo dove sentirsi accolto, ascoltato, rispettato.

Grazie a chi sostiene Opera San Francesco, storie come quella di Michele non restano nel silenzio. Ogni gesto di aiuto concreto – un pasto, una doccia, un vestito pulito – significa molto di più: è la certezza di non essere lasciati soli. Per aiutare persone come Michele, clicca qui.

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