Pubblicato il 24 Giugno 2025 Raccontiamo spesso di come l’aiuto di Opera San Francesco sia un sostegno a 360°, capace di andare al di là dei bisogni primari e materiali, per accompagnare persone in difficoltà verso un’autonomia o almeno a un maggior benessere. Il Servizio Psicologia e Psichiatria è da anni parte dell’offerta del Poliambulatorio di via Antonello da Messina e lo scorso anno sono stati 817 i pazienti che ne hanno usufruito (il 9% in più rispetto al 2023). Qui si arriva a chiedere aiuto per diversi motivi. Noi abbiamo chiacchierato con Elena che sin dal 2017 è seguita dalle psicologhe e psicoterapeute di OSF. “Sono arrivata in OSF chiedendo consiglio a mia sorella che si era già rivolta a voi. Io ho 3 sorelle e quando avevo 16 anni siamo scappate tutte di casa per i maltrattamenti subiti da mia mamma”. Inizia così la testimonianza di questa giovane che preferisce non farsi fotografare pur condividendo con gratitudine la sua storia con noi di Opera San Francesco. “Da allora sono successe molte cose: siamo finite in comunità, io sono stata seguita dalla psicologa del Comune fino alla maggiore età per poi “passare” agli adulti. Ma è l’incontro con OSF e con Erica (Responsabile del Servizio Psicologia di OSF) che è stato per me molto importante. Con lei mi sono trovata subito bene, vedevo lei e una sua collega due volte alla settimana e la terapia adottata mi ha dato molti risultati e mi ha permesso di arrivare prima a delle risposte”. La vita di Elena è stata negli scorsi anni non semplice, nonostante la giovane età: non è mai rientrata a casa e ha cambiato molte comunità. A un certo punto le è stato detto che doveva andarsene da una di queste perché non c’erano più fondi e, dopo essere stata ospite da un cugino, è partita per lavorare all’estero e mantenersi. A 21 anni. Durante tutto questo periodo, anche da lontano, parlava con Erica per avere il supporto psicologico di cui aveva bisogno. Non aveva nulla, viveva alla giornata, ma ci racconta che essere all’estero l’ha aiutata. “Sono poi tornata a Milano ma sono stata poco e non trovavo casa ma, proprio nel momento peggiore, mi è arrivato il telegramma che mi comunicava che c’era a disposizione per me una casa dell’Aler per cui avevo fatto domanda tempo prima. Mi ha salvata. Non avevo soldi per arredarla e sono partita per guadagnare e poi tornare e arredarla e ce l’ho fatta”. Ora la vita di Elena ha dei punti fermi e delle mete da raggiungere, importanti. E ce le racconta con entusiasmo: “Ho frequentato le superiori ma non ho fatto l’università perché nessuno poteva sostenermi economicamente per pagarla. Erica mi ha aiutato a riflettere su questo, sul fatto che avrei sempre voluto farlo. Prima mi dicevo che ce l’avrei fatta a realizzarmi anche senza laurea. Invece ho capito che per me era importante e mi sono iscritta all’università grazie a OSF. Devo tutto a OSF e a Erica. E mi piacerebbe raccontare la mia storia in un libro. Per ridare in questo modo quello che ho ricevuto. Mi sento molto meglio ora, ero molto arrabbiata con la vita. Studio Economia e sono al secondo anno, sono contenta. Ho cambiato casa e ora mi sto concentrando sullo studio. Voglio finire anche per OSF e dimostrare che non sto sprecando il loro aiuto”.