È una domanda quasi di rito che ci facciamo tutti gli anni in questo periodo. 

Per la verità, qualche anno fa ce la ponevamo a cuore leggero, sicuri che nessuno avrebbe avuto problemi ad andare in vacanza: oggi abbiamo un po’ di pudore in più, magari cerchiamo di intuire nello sguardo del volto del nostro interlocutore se vale la pena di insistere sull’argomento o cambiare discorso…
Poter vivere qualche giorno in un luogo diverso dal solito quotidiano, avere il tempo per parlarci con calma, di ascoltarci, di guardarci in volto fuori dalla frenesia che ci divora nei tempi normali… Ritrovare vecchi amici, conoscere persone nuove… Concederci uno spazio nel quale far riposare anche il nostro corpo, provare la sensazione di riavvicinarci alla natura…

Tutte queste esperienze purtroppo non sono per tutti: qualcuno non va in ferie da anni, qualcun altro ricorda solo le vacanze al mare in colonia da piccolo.
“Ma quanti anni avevi quando andavi al mare d’estate in colonia?” Angelo mi spalanca un sorriso a tre denti: “Ne avrò avuti sette o otto! Mi ricordo la mia signorina che mi voleva bene perché ero quello che aveva le braghette e le magliette più sdrucite. I miei erano povera gente e nella mia valigetta c’erano due cambi e basta. Il secondo anno lei mi ha comprato un cambio nuovo e bellissimo! Sono state le mie ultime vacanze, le più belle perché mi sentivo voluto bene.”

“E negli anni successivi?”. “Il papà ha cambiato lavoro e la nuova ditta non proponeva la colonia ai figli dei dipendenti. Dopo pochi anni, ho dovuto andare a lavorare anch’io e per non essere lasciato a casa le ferie non le potevo chiedere. Ho provato a mettermi in proprio ma non è andata bene… poi sono incominciati i problemi economici e così sono arrivato ad oggi… così!”. Angelo riesce perfino a riderci sopra! 

A questo punto mi aspetto la domanda ovvia: e tu frate dove vai in vacanza? 
Angelo invece non me la fa, mi guarda sornione e mi dice: “Facciamo così: tu vai dove vuoi, ma tieni aperta la Mensa e le Docce così le mie ferie le faccio qui. Per ora non fa neanche troppo caldo e poi in Mensa l’aria condizionata funziona bene. In agosto passerò le giornate nei centri commerciali, magari un giorno vado a sognare di partire in aeroporto, se tiro su abbastanza soldi riesco anche ad andare all’Idroscalo… L’importante però è che a mezzogiorno e sera possa venire in Tricolore al mio ristorante!”.

Ridiamo tutti e due: saluto Angelo e continuo il mio giro in Mensa.
Guardo i volontari un po’ stanchi ma ancora sorridenti a fine turno. Mi rendo conto che senza di loro non potremmo rimanere aperti in luglio e agosto per accogliere Angelo e tanti “vacanzieri a Milano” come lui. 

Grazie sempre e buone vacanze!

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