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Non è semplice ma anche Opera San Francesco sta portando a termine tutte le modifiche necessarie nelle sue due Mense di corso Concordia e piazzale Velasquez per poter riaprire le porte e permettere così ai numerosi uomini e donne che le frequentavano prima dell’emergenza, di tornare ad avere un luogo dove consumare in calma e tranquillità un pasto caldo.

Queste persone in difficoltà non sono mai state lasciate sole: durante i mesi passati infatti OSF ha organizzato una distribuzione di sacchetti con cibo cucinato, pronto da consumare, che veniva dato loro dai volontari con tutte le precauzioni necessarie (distanziamento e dispositivi di sicurezza); ma certo mangiare al tavolo seduti, senza fretta e avendo la possibilità di scambiare anche quattro chiacchiere con gli altri, è un’altra cosa.

Per riaprire OSF posizionerà dei divisori in plexiglas sui tavoli ai quali potranno così accomodarsi ancora quattro persone, come accadeva prima. Anche sul pass del self service saranno utilizzati gli stessi divisori in modo da proteggere sia gli utenti, che i lavoratori addetti allo scodellamento delle pietanze. Inoltre verrà predisposto un percorso di entrata e di uscita per fare in modo che non si crei alcun assembramento. Come già accade ora, i volontari di turno indosseranno mascherine, guanti e visiere per la propria e altrui sicurezza e, agli ospiti che la richiederanno o non la indossano, verrà donata una mascherina per accedere.

L’impegno di tutti è teso a ristabilire, almeno in parte, le consuetudini delle migliaia di persone che hanno bisogno di OSF per sfamarsi: parliamo, anche in questi mesi, di numeri davvero alti. Sono infatti più di 1800 i sacchetti distribuiti in media ogni giorno alla Mensa storica e di circa 400 in quella di piazzale Velasquez (solo a pranzo), dove però in alcuni giorni si registrano impennate da oltre 600 sacchetti.

Potremmo riaprire le Mense, ci auguriamo prestissimo, grazie al sostentamento di privati cittadini e aziende ma, soprattutto, grazie alla disponibilità e all’impegno dei nostri volontari. A tutti loro va la nostra riconoscenza.

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