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“Fra Marcello, venga dentro in mensa invece di stare lì al cancello al freddo…Sennò finisce come l’anno scorso che poi sta a letto con l’influenza per dieci giorni!”. Obbedisco al volontario del turno di lunedì sera, anche perché sono poco coperto…solo la felpa ormai non basta più. Rientro e uno dei nostri ospiti che ha visto la scena mi dice con un sorriso un po’ irriverente: “Frate, se vai giù al Guardaroba da fra Domenico qualcosa di pesante lo dà anche a te!”.

Già, è arrivato il freddo e per i nostri ospiti la vita si fa più dura. Per di più continua a piovere: acqua e freddo non sono il massimo…soprattutto alla sera questi due ingredienti fanno aumentare l’impazienza e la rabbia delle persone in coda, che hanno fretta di entrare al caldo.
Mi ritrovo a pensare come è bello il nostro servizio Docce e Guardaroba: puoi farti una doccia davvero calda e dopo che ti sei asciugato puoi metterti l’intimo nuovo che profuma di pulito… Mi sono quasi commosso quando ho visto un nostro volontario piuttosto anziano aiutare un ospite altrettanto anziano ad asciugarsi la testa e la schiena perché gli facevano male le spalle e non ci riusciva…come facevo io col mio papà!

E poi puoi andare al banco dei vestiti, chiedere il tuo paio di scarpe pesanti che tengono l’acqua, chiedere un maglione pulito e magari più pesante di quello sporco che hai addosso da un mese, puoi provarti un paio di pantaloni della taglia giusta che difendano meglio dal freddo dei cartoni e un giaccone pesante o una giacca a vento…magari di piumino, anche se ha una toppina sul gomito. E poi quei mutandoni di pile che tengono così caldo, anche se hanno un colore strano… fa niente! E poi c’è il sacco a pelo che ti danno: con quello e magari una coperta puoi ancora dormire fuori.

Uscire in strada un po’ più protetti dal freddo ti aiuta ad affrontare la notte con il cuore un po’ più caldo: sotto i portici, in un appartamento con altri dieci magari senza riscaldamento così si paga di meno, in uno dei luoghi messi a disposizione dal Comune per l’emergenza freddo.

È vero che a Milano non si muore di fame, ma si può morire di freddo.
Due tipi di freddo: il gelo che ti fa male dentro quando ti accorgi che dai fastidio a tutti e che per molti sei trasparente, e il freddo del termometro che forse fa meno male del primo…se ci bevi sopra facendo finta che l’alcool ti scaldi e non ti uccida.

Già, è arrivato il freddo, e allora in Poliambulatorio puoi fare gratis il vaccino antinfluenzale… finché ce n’è!
Ecco il mio racconto di cose viste con gli occhi e ripensate col cuore.

Grazie infinite a chi ci fa dono dei suoi vestiti ancora belli e caldi, grazie a chi con le sue donazioni ci permette di regalare le coperte e i sacchi a pelo, grazie a chi ci aiuta a fornire gratuitamente cure e medicinali. Grazie alle mani e ai sorrisi rispettosi dei volontari del servizio Docce e Guardaroba!

Per sdebitarci con tutti voi che ci sostenete vi invitiamo al Concerto di Natale che proporremo nella nostra Chiesa di Viale Piave mercoledì 11 dicembre alle ore 20,30!

E quella sera la Chiesa sarà calda!

firma fra marcello

fra Marcello Longhi

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