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Siamo nel pieno del periodo Quaresimale, i quaranta giorni che preparano i fedeli alla celebrazione della Pasqua. A questo proposito ricordo un messaggio di Papa Francesco di qualche anno fa, credo fosse la Pasqua del 2016, che citava Matteo 9,13: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Credo siano parole quanto mai attuali, che possono essere indirizzate anche oggi a tutti coloro che si stanno preparando spiritualmente alla Pasqua.

In questi giorni la Chiesa prescrive il digiuno e l’astinenza dalle carni. Per molti si tratta di una pratica consueta, di un sacrificio di fede. Accanto a questi atti, che certamente sono sentiti e praticati con convinzione da molti, mi piacerebbe che tutti noi ci impegnassimo a praticare la misericordia, più ancora che imporci sacrifici.

Ma che cos’è la misericordia? La misericordia è il battito del cuore di Dio, è la pienezza della sua fiducia contenuta nel perdono che Lui sempre ci offre, è il suo sguardo pieno di premura e di compassione per ciascuno di noi. Anche noi siamo chiamati ad avere lo stesso cuore, ad offrirci la stessa fiducia e lo stesso perdono, a guardarci con la stessa premura e la stessa compassione.

Non è sempre semplice praticarla: talvolta siamo distratti dai nostri problemi, preoccupati da ciò che ci circonda, troppo impegnati dal nostro lavoro. È difficile, anche faticoso, prestare attenzione all’altro, mettersi nei suoi panni, guardarlo negli occhi, ascoltarlo.

È un sentimento che noi di Opera San Francesco conosciamo bene, che i nostri volontari, forse anche inconsapevolmente mettono in atto ogni giorno. Sospendono il giudizio, perdonano spesso e tendono la mano al prossimo più sfortunato, povero e solo. È anche questo un sacrificio fatto con amore. Un sacrificio di tempo ed energie che viene fatto senza alcuna costrizione, liberamente, sentitamente. Altri, i nostri tanti benefattori, condividono parte di ciò che è loro con chi non ha nulla, se non la propria solitudine e disperazione. Sono anche questi sacrifici d’amore, fatti pensando al prossimo.

Questo offrire e offrirsi per amore senza chiedere nulla in cambio è uno dei messaggi che possiamo accogliere da Gesù crocifisso e risorto in questa Pasqua. Abbiamo bisogno di riscoprire la fonte del sentimento di misericordia di cui ogni comunità ha bisogno. Una misericordia che porta con sé anche la speranza, per chi è povero, di un riscatto e di un conforto. Magari proprio grazie a OSF, che vuole essere un luogo dove rinasce la speranza.

Con la preghiera che questo desiderio di misericordia e di compassione si accenda nei vostri cuori e nelle vostre menti e raggiunga ognuna delle vostre case, vi auguro Buona Pasqua!

Padre Maurizio Annoni

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