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In questi giorni gli ospiti di entrambe le nostre Mense ricevono dei sacchetti contenenti un pasto pronto da consumare altrove. Questo per venire incontro alle disposizioni dei vertici regionali che hanno limitato gli accessi ai luoghi pubblici di grande affollamento. Le novità concernenti il menù di cui invece vi parliamo qui di seguito, torneranno non appena questo particolare momento terminerà.

sacchetti corona virus

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È stato pensato per venire incontro il più possibile ai gusti di tutti. Nel corso degli anni il responsabile della Mensa, e i numerosi volontari che ogni giorno vi prestano servizio a pranzo e a cena, hanno registrato dei desiderata e delle piccole lamentele degli ospiti, così, dopo una valutazione interna, si è pensato di modificare la proposta culinaria.

Una scelta che da questi primi giorni dell’anno sembra essere stata apprezzata dalla maggioranza: qualcuno è contento di non avere più nel menù le uova sode, altri sono lieti invece di trovare nel piatto il pollo arrosto e le patatine. Ci sono anche delle novità vagamente etniche, come il cous cous alle verdure; qualche piatto di pesce in più, come il merluzzo in guazzetto e non mancano le adorate polpette al sugo.

Anche il menù estivo – in vigore dal 1° maggio al 30 settembre – registra qualche new entry come l’insalata di pasta, la pasta al pesto o alla genovese. Possono sembrare piccole cose, cambiamenti minimi, ma occorre pensare che spesso, per chi frequenta le nostre Mense, il pasto consumato in OSF è uno dei momenti di normalità e tranquillità in una giornata magari passata in strada, in solitudine, senza sapere dove andare o cosa fare.

Certamente ci sono sempre margini di miglioramento ma OSF non mancherà di continuare ad ascoltare i suoi ospiti. I volontari, con cui abbiamo chiacchierato per chiedere le impressioni in merito a queste novità, ci hanno riferito che forse ciò che le persone chiedono frequentemente, sono porzioni più generose e la possibilità di fare il bis di alcuni piatti. Questo ora non avviene per precise regole interne: è importante infatti garantire a ciascun utente lo stesso pasto e per essere certi di avere quantità sufficienti per tutti ogni giorno, non è possibile venire incontro a queste richieste.

È uno dei motivi per i quali i nostri volontari spesso soffrono nel dire “no” a chi magari vorrebbe un panino in più o un piatto di purè più pieno. Ci auguriamo in futuro, di riuscire a essere sempre più generosi, anche grazie al vostro supporto.

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