Pubblicato il 9 Aprile 2020 Sarà una Pasqua davvero particolare. Come non ne abbiamo mai vissute: celebrazioni a porte chiuse, nessuna riunione di famiglia, nessuna gita fuori porta. Se per tutti gli italiani questo è un momento difficile da affrontare e superare, pensate a come dev’essere ancor più duro per chi non ha nemmeno una casa dove trascorrere tutti questi giorni sospesi e non ha una famiglia dove vivere il giorno di Pasqua. Qualcuno potrebbe dire che chi vive per strada, non ha nulla ed è in povertà, è abituato alla sofferenza e alle privazioni. Ma non può e non deve essere sempre così… Per molte delle persone in difficoltà qui a Milano, Opera San Francesco è sempre stata un punto di riferimento: in OSF ci sono le Docce dove andare a lavarsi e il Guardaroba dove rimediare degli abiti puliti; il Poliambulatorio per curarsi grazie ai medici volontari e l’Area Sociale per chiedere ascolto e aiuto nel cercare casa e lavoro. E poi ci sono le Mense, il servizio da sempre più frequentato di Opera dove ogni giorno persone di oltre 130 nazionalità diverse si siedono l’una accanto all’altra per consumare un pasto, insieme. Un momento di condivisione e normalità che per i nostri ospiti talvolta è la mezz’ora migliore di una giornata difficile. Succede così da 60 anni. Tanti sono i giorni di Natale e di Pasqua che abbiamo passato insieme ai nostri ospiti e ai volontari. La Pasqua 2020 sarà diversa: non potremo far accomodare ai tavoli della Mensa di corso Concordia gli uomini e le donne che ci chiedono aiuto, ma possiamo ugualmente far sentire che vogliamo loro bene. Così la domenica di Pasqua la nostra Mensa sarà aperta: consegneremo sì un sacchetto da asporto, ma all’interno ci sarà un pasto speciale, “perché la gioia di Cristo risorto è per tutti: e allora offriremo pasta alle melanzane, crocchette di pollo, focaccia ligure, macedonia di frutta fresca e un uovo di cioccolato. È un abbraccio col cuore quello che vorremmo dare a tutti i nostri ospiti. Perché dall’inizio dell’emergenza è emerso ancor più chiaramente chi siano i più fragili e deboli della nostra Milano. Noi di OSF non abbiamo mai smesso di aiutare queste persone e, seppur con qualche difficoltà, ogni giorno riusciamo comunque a garantire loro i servizi essenziali. E così faremo anche per il pranzo della Santa Pasqua. Tutto questo però è stato ed è possibile grazie ai volontari ordinari e straordinari che non si sono tirati indietro e ai nostri donatori che non hanno mancato di supportarci. A loro va il mio grazie più appassionato: siete la nostra forza e la speranza che ci spinge a continuare con amore e impegno il nostro servizio” ha dichiarato fra Marcello Longhi, Presidente di Opera San Francesco. Opera San Francesco ringrazia il Pastificio La Sorgente che ha donato il primo piatto del pranzo pasquale “per regalare un momento speciale, che passa anche attraverso la tavola, alle persone che hanno perso tutto” (Giuseppe Multari, Amministratore Delegato). OSF ringrazia anche Luigi Zaini SpA per la donazione di oltre 1000 uova pasquali perché ha voluto “preservare in parte, in luoghi fortemente simbolici, la sorpresa e la gioia di ricevere quello che è il dono più gradito in questa ricorrenza, non solo religiosa” (Luigi e Antonella Zaini).