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Erbacce, tracce di incuria e degrado sono le pecche a cui porre rimedio grazie alla volontà e al lavoro di 8 persone che verranno coinvolte in un progetto di manutenzione del verde pubblico milanese all’interno dei Giardini pubblici Indro Montanelli.

Lo scopo è non solo far tornare all’antico splendore un’area verde della città molto amata dai cittadini, ma soprattutto dare un impiego, seppur temporaneo, a persone che in questo particolare momento si trovano senza un’occupazione e quindi in difficoltà economica.

L’idea è nata da AGIAMO – Associazione Amici dei Giardini Montanelli – che ha poi coinvolto Rotary Club Milano Nord Ovest, Opera San Francesco per i Poveri, la Fondazione Negroni Prati Morosini e Cobaty Italia – Associazione interprofessionale per le costruzioni, l’urbanistica e l’ambiente.
OSF ha nella fattispecie individuato le persone che parteciperanno attivamente al progetto e dunque lavoreranno per circa 10 settimane all’interno dei Giardini, inoltre si occuperà di facilitare i rapporti tra questi ultimi e l’associazione AGIAMO continuando così a seguire l’andamento di “Giardini per bene”.

Il loro compito è semplice ma non per questo meno importante: si tratterà soprattutto di estirpare erbacce dato che vaste aree dei viali a ghiaia sono ormai completamente inerbati come quasi tutti i cordoli di scolo ai bordi delle aiuole.
Questa lavorazione manuale è facile da eseguire, non richiede alcuna specializzazione né particolari prestazioni fisiche, dunque chiunque dotato di buona salute e buona volontà può eseguire la mansione.

Le realtà sopra citate hanno già costituito un fondo che permetterà di retribuire i lavoratori che verranno impiegati per metà giornata, ma qualunque realtà aziendale o non che voglia sostenere il progetto può farlo: in questo modo l’intervento di manutenzione potrebbe essere prolungato e quindi reso ottimale fino a poter diventare un servizio continuativo che garantirebbe ai Giardini di essere “belli” tutti i giorni.

OSF è lieta di fare la sua parte in “Giardini per bene” e di poter favorire l’autonomia di alcuni suoi ospiti grazie a questo progetto di comunità che non dimentica anche quanto sia importante preservare i luoghi verdi della città in cui opera.

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