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Sono tante le persone senza dimora che si rivolgono a OSF: moltissime quelle che vanno nelle due Mense per consumare un pasto o a darsi una ripulita alle Docce. Christian è uno di loro. Lui ha anche usufruito del Poliambulatorio perché in questo momento il suo problema più grande non è dormire per strada, ma la patologia che lo affligge da un po’ e gli impedisce anche solo di progettare di riprendere a lavorare.

Christian ha 44 anni ed è nato a Marsiglia, anche se il padre era di Ferrara e la mamma è siciliana. La storia della sua vita, specie dell’adolescenza, è segnata dalla separazione dei genitori che l’ha portato insieme al fratello a vivere quasi 10 anni in collegio, dal quale a 16 anni poi è scappato.
“La mia è una famiglia di disgraziati. Con una situazione più regolare, una famiglia coesa, forse non sarei finito così. Certo io di mio, non ho pensato a coprirmi le spalle”.

Ha lavorato sino a qualche anno fa, in molte concerie toscane, dove viveva, e poi come camionista. Ma la crisi economica prima e la malattia recentemente, hanno interrotto quella poca normalità che, non senza fatica, si era conquistato.
Spesso è proprio la mancanza di rapporti famigliari stabili e di qualità che porta a situazioni al margine come questa: il padre, ora morto, è stato per anni in carcere, con la madre non ha più rapporti, così come con il fratello di cui dice “Mi ha deluso tantissimo: gli ho chiesto aiuto in un momento difficile, e me l’ha negato. Io non l’avrei mai fatto”.

Ha vissuto in camper, poi in tenda e sacco a pelo nei pressi dello stadio a Milano, ora invece è in una casa d’accoglienza e dice: I dormitori non sono alberghi, non è che dormi con dei signori. Quasi è meglio per strada a volte”.

Nonostante tutto però non ha perso la speranza di rimettersi in sesto e ricominciare: fa molto affidamento sul fatto di avere la patente ADR che ha rinnovato recentemente. Con quella non è difficile trovare un impiego e lui vorrebbe tornare a fare il camionista, magari in Svizzera. Ma prima deve curarsi e guarire. OSF lo sta aiutando grazie ai suoi medici al Poliambulatorio e ci auguriamo di avere presto la notizia che ha potuto risalire su un camion e lavorare.

Se anche tu vuoi aiutare Christian, dona ora! Anche un piccolo gesto può essere importante.

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