Pubblicato il 24 Gennaio 2022 Mauro lo incontriamo al Guardaroba dove ha appena scelto tutti gli abiti che gli occorreranno per il prossimo mese. Non vuole farsi fotografare il viso ma è felice di raccontare la sua storia. “Tra 10 giorni ho 62 anni. Ho lavorato per 30 anni in una legatoria, mi occupavo di stampa. Un settore che è andato fortemente in crisi con il digitale. Fino a 4 anni fa ho avuto un posto fisso. Ho fatto il grande errore di licenziarmi, dopo un periodo difficile dovuto alla separazione con mia moglie. Mi sono pentito amaramente. Mi mancavano 6 mesi per andare in pensione e ora invece devo aspettare sino al 2027. Me l’hanno detto proprio qui in OSF allo Sportello dove mi hanno aiutato a indagare la mia situazione contributiva. Solo che ora non trovo più un lavoro fisso. Faccio 1000 lavoretti. Al momento distribuisco la free press alle stazioni ma sono solo 2 ore alla mattina. Cerco sempre in giro ma è dura. Ho un figlio che grazie a Dio lavora, dopo lo stage lo hanno assunto e di questi tempi è davvero una fortuna. Lo sento per telefono ma io adesso non ho casa, dormo in Ortles. Purtroppo con mia moglie non riesco a ricucire. Ci siamo riavvicinati ma io ho un passato pesante e lei ne ha sopportate tante. Ho fatto anche 3 anni di comunità perché avevo problemi di droga, ma ormai sono più di 25 anni che ho smesso. Sono a posto. Finché c’era ancora mia mamma, mi sono arrangiato. Ora che lei non c’è più, devo farcela da solo, non ho più rapporti nemmeno con i miei fratelli. OSF è stata preziosa, vado anche alle Mense, oltre che qui al Guardaroba e alle Docce. Comunque ora la cosa più importante è trovare un lavoro, non serve solo per avere un po’ di soldi ma per la testa: se lavori, non pensi ad altro”.