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Mauro lo incontriamo al Guardaroba dove ha appena scelto tutti gli abiti che gli occorreranno per il prossimo mese. Non vuole farsi fotografare il viso ma è felice di raccontare la sua storia.

“Tra 10 giorni ho 62 anni. Ho lavorato per 30 anni in una legatoria, mi occupavo di stampa. Un settore che è andato fortemente in crisi con il digitale. Fino a 4 anni fa ho avuto un posto fisso. Ho fatto il grande errore di licenziarmi, dopo un periodo difficile dovuto alla separazione con mia moglie. Mi sono pentito amaramente. Mi mancavano 6 mesi per andare in pensione e ora invece devo aspettare sino al 2027. Me l’hanno detto proprio qui in OSF allo Sportello dove mi hanno aiutato a indagare la mia situazione contributiva.

Solo che ora non trovo più un lavoro fisso. Faccio 1000 lavoretti. Al momento distribuisco la free press alle stazioni ma sono solo 2 ore alla mattina. Cerco sempre in giro ma è dura.

Ho un figlio che grazie a Dio lavora, dopo lo stage lo hanno assunto e di questi tempi è davvero una fortuna. Lo sento per telefono ma io adesso non ho casa, dormo in Ortles. Purtroppo con mia moglie non riesco a ricucire. Ci siamo riavvicinati ma io ho un passato pesante e lei ne ha sopportate tante. Ho fatto anche 3 anni di comunità perché avevo problemi di droga, ma ormai sono più di 25 anni che ho smesso. Sono a posto.

Finché c’era ancora mia mamma, mi sono arrangiato. Ora che lei non c’è più, devo farcela da solo, non ho più rapporti nemmeno con i miei fratelli. OSF è stata preziosa, vado anche alle Mense, oltre che qui al Guardaroba e alle Docce.

Comunque ora la cosa più importante è trovare un lavoro, non serve solo per avere un po’ di soldi ma per la testa: se lavori, non pensi ad altro”.

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