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Nicola ha solo 22 anni. È arrivato alle Docce perché non si lava da 2 settimane. Vive per strada a Milano dal primo giorno che è arrivato in città. È partito da Bari, la sua città, perché la vita in famiglia ormai si era fatta insostenibile: alla madre sono state amputate entrambe le gambe per complicazioni dovute al diabete; ora è la sorella di 21 anni a occuparsene. Nicola non ha il padre e non ha soldi. Ci racconta di aver studiato come elettrotecnico ma di non aver mai fatto quel mestiere. Ha fatto solo il contadino vicino a Bari. E mal pagato dice. “Sono andato via perché la famiglia non aveva soldi per mantenere anche me, siamo messi male. Ma mi hanno subito derubato giunto qui. Non ho nemmeno il cellulare e chiamo a casa solo grazie alle cabine, quando ne trovo una che funziona. Anche i soldi per raggiungere Milano me li ha dati una signora che conoscevo”.

Cerchiamo di indirizzarlo in luoghi dove possa trovare un posto letto per trascorrere almeno la notte. Dormire nei parchi, in stazione o sui marciapiedi è terribile, specie con le temperature che si registrano in questi giorni. Nelle grandi città come Milano sono sempre più numerose le persone, anche giovani, che vediamo nella stessa situazione di Nicola. Quando si arriva a non aver più alcuna speranza e prospettiva, è difficile rialzarsi.

“Non è che chiedo tanto: un lavoro per poter guadagnare il tanto per avere dove vivere e magari aiutare la mia famiglia”.

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