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Sto imparando ad usare un programma sulla nostra piattaforma informatica che ci permette di monitorare in tempo reale gli afflussi dei nostri beneficiari. Mentre navigo tra le varie finestre, un dato mi colpisce frontalmente.
Il numero delle persone bisognose che hanno ricevuto almeno uno dei servizi offerti da OSF è cresciuto del 35% rispetto all’anno precedente: sono state trentamilaquattrocento. Mi ricordo che dietro i numeri e le percentuali ci sono dei volti, ci sono degli occhi, ci sono dei cuori che hanno “storie di passione” da raccontare. 

Chi sono tutte queste persone che sono approdate a noi?
Il 70% sono uomini e sono aumentati i giovani di età inferiore ai 34 anni, passando dal 41 al 45%. La fatica di vivere colpisce sempre di più i giovani.

Da dove vengono?
Per l’83% arrivano dal Sud America e dal Nord Africa. Il primo Stato per provenienza è il Perù, seguito dal Marocco, dall’Egitto, dall’Italia e da El Salvador. Noi italiani siamo il quarto gruppo di beneficiari più rappresentato tra gli Ospiti di OSF.

Che cosa ci chiedono?
Ci chiedono di poter soddisfare i bisogni primari di mangiare, lavarsi, vestirsi, essere ascoltati, curare la salute fisica e soprattutto mentale, di essere aiutati economicamente. Ci chiedono un tetto sulla testa e un lavoro.

Perchè sono arrivate in Italia?
In Perù regnano l’instabilità politica, la violenza contro chi si oppone alla corruzione diffusa, la violazione dei diritti delle donne e degli strati più poveri della popolazione.
In Marocco la Pandemia e il terremoto dell’8 settembre 2023 con oltre 3.000 vittime hanno causato gravi danni. Il tasso di disoccupazione è il più alto degli ultimi vent’anni e le tensioni sociali sono molto aumentate.
In Egitto un terzo della popolazione vive al di sotto o appena sopra la soglia della povertà e la situazione economica è molto critica. Il turismo e le entrate del Canale di Suez hanno subito un drastico calo a causa del vicino conflitto tra Israele e Hamas.
El Salvador vive il dramma della regressione dei diritti umani, cominciata con la guerra contro le bande criminali di narcotrafficanti con la conseguenza del più alto tasso di omicidi di tutta l’America latina. Rimangono elevati i livelli di povertà, di esclusione sociale, di corruzione, di violenza contro le donne e le minoranze.

Chi parte da questi paesi non ha niente da perdere in patria, vuole fuggire dalla miseria e dalla violenza, cerca solo un posto dove non essere maltrattato e poter guadagnarsi una vita un po’ migliore. Come è scritto sul murales nella nostra Accoglienza: “Ognuno è alla ricerca di un po’ di pane, un po’ di affetto e di sentirsi a casa da qualche parte (Don Luigi Verdi).

E gli italiani?
Gli italiani restano il quarto gruppo di beneficiari presente in OSF. In base ai dati Caritas del 2022, in Italia vivono in povertà assoluta circa 2,18 milioni di famiglie: sono 5,6 milioni di persone, quasi un italiano su dieci. E di questi italiani il 13,4% sono minorenni.

E noi di OSF cosa possiamo fare?
Potremmo metterci a fare indagini sui “reali motivi” che spingono queste persone a chiederci aiuto, potremmo frugare nelle loro richieste alla ricerca di qualche contraddizione da impugnare, potremmo rimproverare loro la sfacciataggine e la esosità delle loro richieste, potremmo “educarli” dicendo loro che devono arrangiarsi…
Noi di OSF non l’abbiamo fatto in passato, non lo faremo in futuro.

Abbiamo deciso che prima di tutto vogliamo accogliere tutti quelli che bussano alle nostre porte, e strada facendo ascolteremo e cercheremo insieme le vie per uscire dai problemi. 

Prima di tutto vogliamo guardare negli occhi con rispetto, con amore, con compassione come faceva fra Cecilio ispirandosi a Gesù di Nazaret e a Francesco di Assisi. Poi cercheremo di fare il resto, grazie alla passione dei nostri Dipendenti, dei nostri Volontari, dei nostri Donatori, delle Aziende che ci sostengono.

Dimenticavo: oso chiedervi la preferenza del vostro 5×1000 in questi giorni di dichiarazioni dei redditi. Se vi fidate di noi, regalatecelo!

fra Marcello Longhi

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