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Quando la sera passo in mensa per dare un saluto ai nostri ospiti e ai volontari mi piace scendere le scale che conducono all’ingresso di corso Concordia. Faccio due passi verso il marciapiede, lì dove si forma la fila,  e guardo i nostri ospiti che dopo aver cenato si avviano verso piazza Tricolore per prendere il nove o il diciannove o per andare chissà dove…“Buona serata frate, buona notte!” “Buona serata anche a lei!”, rispondo. Accompagno con lo sguardo la persona che mi ha appena salutato e si allontana: mi sorprendo a sognare ad occhi aperti di poterle offrire qualcosa di ancora più bello della buona cena in mensa…

Opera San Francesco in questi sessant’anni di impegno per i suoi poveri è riuscita a farsi carico di quelli che vengono chiamati i bisogni di primo livello: il cibo, gli abiti, l’igiene personale, la cura della salute. Riusciamo a rispondere ai bisogni di un livello successivo offrendo spazi di ascolto attraverso i nostri psicologi in Poliambulatorio e i nostri operatori in Area Sociale. Abbiamo possibilità di accogliere nei progetti di Housing sociale e Housing first persone segnalate dai servizi sociali del territorio che hanno già iniziato un cammino.

Ma ci sono tante persone che ci frequentano e che non non sono ancora riuscite a partire, a fare il primo passo verso un riscatto possibile…Non conosciamo ancora le loro storie e i loro desideri.

Per loro OSF ha un sogno: realizzare un luogo di relazioni umane (abbiamo già acquistato un’area da ristrutturare) dove i nostri ospiti che lo scelgono possano trovare persone disposte a condividere percorsi di riscatto, di ripartenza, dove la speranza di venire via dalla strada possa concretizzarsi in passi progressivi e strutturati verso una autonomia dignitosa, accompagnata dal calore della nostra amicizia.

Questo sogno ha preso forma negli anni attraverso la conoscenza e il sostegno silenzioso ad altre istituzioni caritative che si occupano di aiuto specifico e mirato a persone in difficoltà. Abbiamo imparato e stiamo ancora imparando tanto da queste realtà.

Una di queste realtà che OSF sostiene da tempo è L’Associazione Gruppo di Betania Onlus costituita dalla Suore Missionarie di Gesù Redentore a Milano. Questa Associazione gestisce Villa Luce, come la battezzò il Cardinal Martini nel 1980, e accoglie ragazze minorenni in difficoltà. A suo tempo P. Maurizio volle accogliere nell’abbraccio di OSF le ragazze di Villa Luce perché non si sentissero diverse dalle altre e fossero accompagnate dall’amore di una famiglia nuova animata dalla Suore.

Questo abbraccio solidale promosso negli anni da OSF rivolto ad altre realtà caritative ha realizzato una rete di fraternità, di sostegno concreto a chi come noi ha a cuore la guarigione e la felicità di chi è entrato nella vita portando ferite.

Nei prossimi mesi scopriremo insieme questa rete di fraternità che permette ai nostri sostenitori e benefattori di far dire a tante persone che pure non ci frequentano “Sono rinato grazie all’OSF”!

E siccome la nostra vita deve continuare con naturalezza e fiducia, solo in chiusura, come scelta di non accodarci all’allarmismo irragionevole, condivido con voi le decisioni prese da OSF nella serata del 24 febbraio, valide fino a nuove disposizioni in ottemperanza alle indicazioni delle Autorità competenti in materia di Corona Virus.

Il Poliambulatorio di via Antonello da Messina resterà aperto con protocolli di sicurezza. Le docce resteranno aperte disciplinando gli accessi in modo da evitare la coda di persone in attesa. Le due mense di corso Concordia e piazzale Velasquez resteranno aperte con distribuzione di sacchetti. Per i volontari e gli operatori saranno disponibili guanti, mascherine e liquidi igienizzanti. Se qualcuno avesse già la mascherina personale è invitato a portarla.

Grazie per la vostra coraggiosa collaborazione! Dio vi benedica!

Non vogliamo abbandonare nessuno dei nostri ospiti, che tra l’altro ci stanno insegnando il buon senso e il buon umore anche in questi momenti esageratamente concitati. Ringrazio i dipendenti che stanno continuando con serenità e passione il loro lavoro. Ringrazio le volontarie e i volontari che hanno accettato il mio abbraccio e anche un bacio pieni di gratitudine!

Mi permetto di chiedere a tutti i volontari di ricordarci degli occhi e del cuore di Fra Cecilio, di essere “scientifici” in questi momenti e di non abbandonare OSF proprio adesso, perché vogliamo tornare prima possibile all’accoglienza di sempre!

firma fra marcello

fra Marcello

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