Pubblicato il 23 Febbraio 2024 Nasce da una progettualità congiunta tra il Poliambulatorio e il Progetto Casa di Opera San Francesco l’Housing Sanitario. È una evoluzione dell’Housing, un passo in più per venire incontro alle necessità di pazienti complessi da un punto di vista sanitario e sociale. E non a caso usiamo il termine pazienti e non beneficiari. Concretamente, infatti, l’Housing Sanitario si rivolge a persone affette da patologie, spesso con comorbidità, che dimesse dagli ospedali non sarebbero, da sole, in grado di essere autonome e di gestire la propria situazione sanitaria.Parliamo per lo più di senza dimora che non possono essere inseriti in dormitorio o ritornare in strada perché questo potrebbe causare un peggioramento delle loro condizioni di salute. Così si è pensato a un contesto di casa protetto dove i pazienti siano seguiti costantemente. Il team che segue questi speciali ospiti di OSF è formato da un medico, un infermiere, un educatore, un assistente sociale e uno psicologo tutti collaboratori o dipendenti di Opera San Francesco. Un’equipe multidimensionale che fa capire come il plus di questo progetto sia la collaborazione e l’integrazione tra l’Area sociale e quella sanitaria di OSF. Un metodo di lavoro nuovo che rappresenta anche una sfida. La modalità migliore d’intervento con i pazienti infatti va trovata caso per caso, non esiste una ferrea procedura ma si lavora in sinergia con la compartecipazione dei Servizi Sociali del Comune di Milano, i servizi sanitari e le organizzazioni del territorio e, quando presente, con l’amministratore di sostegno con cui si attiva un dialogo costante.Il progetto al momento è nella sua fase iniziale e Opera San Francesco ha messo a disposizione 2 soluzioni abitative per 3 persone. Per la prima volta, infatti, OSF sta sperimentando un cohousing, poiché uno degli appartamenti si prestava a questa tipologia di accoglienza: è formato da 2 camere, 2 bagni, con cucina e sala in comune. La scelta su quali pazienti ospitare e quali potessero condividere gli spazi è stata fatta tenendo in considerazione le loro compatibilità personali e sanitarie. Per una più serena e proficua permanenza.Come tutte le persone che partecipano ai Progetti Casa di OSF, i pazienti dell’Housing Sanitario devono avere i requisiti base richiesti da Opera e dal suo housing, ossia essere regolari ed essere seguiti dai Servizi Sociali di Milano. Due dei pazienti accolti sono stati segnalati da ospedali di Milano, il terzo invece è stato inserito in quanto beneficiario di OSF, seguito da tempo dal suo Poliambulatorio.In particolare, la storia di questo anziano paziente italiano che OSF sta seguendo grazie al nuovo Housing Sanitario è un bell’esempio di aiuto a 360°: si tratta infatti di un senza dimora con gravi patologie e un decadimento cognitivo, giunto in OSF senza documenti, né residenza. Opera San Francesco ha messo in campo i suoi professionisti dell’Area Sociale e del Poliambulatorio e, grazie a un lavoro integrato e coordinato, ha saputo dare risposte concrete ai problemi del paziente che oggi ha raggiunto una certa autonomia e vive da solo nell’appartamento messo a disposizione da OSF. Una storia che prossimamente vogliamo raccontarvi a fondo perché esemplare.Come anche per l’Housing Sociale, infatti, lo scopo dell’Housing Sanitario è quello, una volta stabilizzata la situazione sanitaria, che i pazienti escano dagli appartamenti per trovare la miglior soluzione possibile in funzione dei propri bisogni. Un traguardo certo arduo ma non impossibile da raggiungere.