Pubblicato il 28 Agosto 2022 Di seguito riportiamo fedelmente la testimonianza di un volontario di Opera San Francesco che presta servizio in Mensa Concordia il venerdì. Grazie a Stefano che ha voluto condividere questa storia. Speriamo sia anche di incentivo per chi ha pensato di cominciare a fare volontariato ma non ha ancora concretizzato quest’idea. Una vecchia campagna pubblicitaria di OSF anni fa recitava: “Siate egoisti, fate del bene!”Lia, la chiameremo così, è una assidua frequentatrice della mensa di Corso Concordia. Forse ha circa trent’anni, straniera, arriva in Opera San Francesco puntualmente intorno alle 19:30. Capelli neri, indossa sempre una camicia e la stessa ampia gonna colorata che quasi tocca terra.Lia parla poco l’italiano. Quando arriva in mensa, per noi volontari è festa: insieme a lei c’è sua figlia Anna (anche questo nome di fantasia), di circa 8 anni, una bambina molto sveglia che all’occorrenza fa da traduttrice quando vogliamo comunicare per accertarci che la mamma stia bene. Anna ama le patatine fritte. Per lei è pronta sempre una porzione abbondante.Entrambe vivono di elemosina.Parlando con loro alcune settimane fa una volontaria del servizio mensa apprende che Lia è incinta. È Anna a svelarlo. Quasi lo sussurra alla volontaria. Nessuno se n’era mai accorto, a causa degli abiti abbondanti indossati. La nostra preoccupazione è di accertarci che il bimbo che porta in grembo stia bene.L’estate 2022 sarà ricordata come una delle più torride a Milano, e la vita di strada non è certo quella più adeguata per portare avanti una gravidanza. Più volte diverse volontarie provano a convincere Lia a recarsi presso il Poliambulatorio di via Antonello da Messina. Provano a spiegarle, mentre Anna traduce, che Opera San Francesco non è solo un posto dove poter consumare un pasto caldo. Provano a raccontarle che la visita sarà completamente gratuita, e che uno dei 200 medici volontari è pronto per accogliere lei e il bimbo che verrà.Ma Lia non vuole recarsi presso il Poliambulatorio.Passano le settimane. A quel punto l’idea: coinvolgere l’Area Sociale. Opera San Francesco infatti attraverso l’Area Sociale cerca di instaurare una stretta relazione con le persone bisognose attraverso un’equipe multidisciplinare che mette in campo diverse competenze.Trascorrono ancora 4 giorni. È martedì pomeriggio. Nel bel mezzo di una riunione il computer di un volontario avvisa con un ‘beep’ che è arrivata una nuova e-mail alla sua casella di posta. È la Responsabile dell’Area Sociale. Vuole avvisare i volontari del Servizio Mensa che Lia quella mattina ha fatto la visita medica. È addirittura al 7 mese di gravidanza! Il bimbo sta bene, la mamma è in buona salute.Servizio Mensa, Area Sociale, Poliambulatorio. 3 diverse strutture, ognuna con i suoi specifici compiti, ha aiutato Lia. Questa è, in concreto, Opera San Francesco. Un insieme di operatori e volontari provenienti da esperienza diverse, ma uniti da un’unica volontà comune: aiutare chi è in difficoltà. Con gioia!