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Di seguito riportiamo fedelmente la testimonianza di un volontario di Opera San Francesco che presta servizio in Mensa Concordia il venerdì. Grazie a Stefano che ha voluto condividere questa storia. Speriamo sia anche di incentivo per chi ha pensato di cominciare a fare volontariato ma non ha ancora concretizzato quest’idea. Una vecchia campagna pubblicitaria di OSF anni fa recitava: “Siate egoisti, fate del bene!”

Lia, la chiameremo così, è una assidua frequentatrice della mensa di Corso Concordia. Forse ha circa trent’anni, straniera, arriva in Opera San Francesco puntualmente intorno alle 19:30. Capelli neri, indossa sempre una camicia e la stessa ampia gonna colorata che quasi tocca terra.

Lia parla poco l’italiano. Quando arriva in mensa, per noi volontari è festa: insieme a lei c’è sua figlia Anna (anche questo nome di fantasia), di circa 8 anni, una bambina molto sveglia che all’occorrenza fa da traduttrice quando vogliamo comunicare per accertarci che la mamma stia bene. Anna ama le patatine fritte. Per lei è pronta sempre una porzione abbondante.

Entrambe vivono di elemosina.

Parlando con loro alcune settimane fa una volontaria del servizio mensa apprende che Lia è incinta. È Anna a svelarlo. Quasi lo sussurra alla volontaria. Nessuno se n’era mai accorto, a causa degli abiti abbondanti indossati. La nostra preoccupazione è di accertarci che il bimbo che porta in grembo stia bene.

L’estate 2022 sarà ricordata come una delle più torride a Milano, e la vita di strada non è certo quella più adeguata per portare avanti una gravidanza. Più volte diverse volontarie provano a convincere Lia a recarsi presso il Poliambulatorio di via Antonello da Messina. Provano a spiegarle, mentre Anna traduce, che Opera San Francesco non è solo un posto dove poter consumare un pasto caldo. Provano a raccontarle che la visita sarà completamente gratuita, e che uno dei 200 medici volontari è pronto per accogliere lei e il bimbo che verrà.

Ma Lia non vuole recarsi presso il Poliambulatorio.

Passano le settimane. A quel punto l’idea: coinvolgere l’Area Sociale. Opera San Francesco infatti attraverso l’Area Sociale cerca di instaurare una stretta relazione con le persone bisognose attraverso un’equipe multidisciplinare che mette in campo diverse competenze.

Trascorrono ancora 4 giorni. È martedì pomeriggio. Nel bel mezzo di una riunione il computer di un volontario avvisa con un ‘beep’ che è arrivata una nuova e-mail alla sua casella di posta. È la Responsabile dell’Area Sociale. Vuole avvisare i volontari del Servizio Mensa che Lia quella mattina ha fatto la visita medica. È addirittura al 7 mese di gravidanza! Il bimbo sta bene, la mamma è in buona salute.

Servizio Mensa, Area Sociale, Poliambulatorio. 3 diverse strutture, ognuna con i suoi specifici compiti, ha aiutato Lia. Questa è, in concreto, Opera San Francesco. Un insieme di operatori e volontari provenienti da esperienza diverse, ma uniti da un’unica volontà comune: aiutare chi è in difficoltà. Con gioia!

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