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Nei giorni del caldo equatoriale a Milano succede che una mattina una pattuglia della Polizia locale riceve una raffica di chiamate ed è costretta ad intervenire in viale Concordia, sul lato opposto all’ingresso della nostra Mensa, per far sgombrare delle persone (esseri umani, non delinquenti …)  che stavano commettendo il reato di essere seduti per terra all’ombra. 

Semplicemente questi signori non riuscivano a resistere in piedi sotto il sole che arrostiva il granito della piazza trasformata dai recenti lavori in una padella per friggere le uova.

Quando ne sono venuto a conoscenza mi trovavo per qualche giorno di riposo in una località al mare…e stavo leggendo all’ombra.

Vi confesso che mi sono molto arrabbiato e rattristato. Mi sono sentito personalmente umiliato. Alcuni cittadini della Milano evoluta e all’avanguardia in tutto e per tutto hanno obbligato gli agenti a sloggiare questi “poveri” che deturpavano il decoro dell’ambiente con i loro corpi sudati e poco agghindati…

Ma perché invece di chiamare la polizia non è venuto in mente a questi signori di portare giù in strada qualche bottiglia di acqua fresca con qualche bicchiere e scambiare due parole con queste persone, come ho visto fare con tanta umanità nei confronti dei giovani che hanno invaso le strade di Lisbona per la Giornata Mondiale dei Giovani? Se invece di essere povera gente fossero stati turisti stranieri esausti sarebbero stati trattati nello stesso modo?

Perché questa cattiveria disumana travestita da “tutela del decoro milanese” sta invadendo il cuore di parte di questa città ? Perché questo astio inviperito avvelena lo sguardo di chi ha la fortuna di non dover aspettare sotto il solleone per poter mangiare? 

Dobbiamo davvero rassegnarci ad assistere a una costante campagna aggressiva contro i nostri ospiti in povertà? La povertà è una colpa indecorosa? Essere senza una casa è un reato?

Non mi sembra che nel Vangelo di Gesù Cristo, negli scritti di San Francesco d’Assisi, nella nostra Costituzione, nella Carta dei Diritti dell’uomo, nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea sia negato il diritto di sedersi per terra (visto che le panchine sono state cancellate su tutta la piazza), all’ombra, per non fare la fine di Matyla e Marie… le ricordate? Io voglio credere che la via per vivere insieme su questo pianeta e nella nostra Milano, senza far scoppiare altre guerre, passi necessariamente per una accoglienza vicendevole che sappia guardare negli occhi di ogni altra persona con compassione e simpatia riconoscendo ad ognuno il diritto ad un po’ di affetto e di felicità… e anche a un po’ di ombra! 

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fra Marcello Longhi

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