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Al Poliambulatorio i medici volontari, numerosi, garantiscono a più di 120 persone ogni giorno visite che in altro modo non potrebbero avere. Uno di loro, il Professor Francesco Bandello, ha fatto qualcosa in più: assicura anche nel suo studio dei consulti, chiaramente gratuitamente. Ci ha raccontato come è nata la sua collaborazione con Opera San Francesco in una breve chiacchierata.

“Ho un rapporto affettivo con OSF di lunga data perché mio padre – che viveva nel Salento a Maglie – mandava delle donazioni tramite i bollettini postali quando io ero bambino. OSF era all’inizio, saranno stati gli anni Sessanta. Era un grande sostenitore perché considerava OSF un’associazione benemerita. Ora io abito vicino alla Mensa di corso Concordia e quindi vedo quotidianamente la fila che ricordavo raffigurata in foto sulle lettere che ci mandavate già anni fa, e mi è tornato in mente tutto. Ecco come ho iniziato a collaborare con voi.

Da qualche tempo inoltre ho chiesto alle mie assistenti in studio di riservare alcune viste agli ospiti di OSF. Per quanto mi è possibile così, alla fine della giornata, cerco sempre di dedicare del tempo a questi pazienti. È qualcosa che faccio non solo per OSF ma anche ad esempio per Fondazione Pellegrini.

Ho fatto questa scelta perché sono consapevole di essere stato sicuramente una persona fortunata, molto, e quindi cerco in qualche modo di pareggiare i conti o quantomeno di dare indietro almeno parte di ciò che ho avuto. Questo è quello che penso.

La cosa bella è che da quest’iniziativa ne è poi nata un’altra: parlando di ciò che faccio con i miei colleghi di altre specialità (io sono oculista) ho trovato in loro grande disponibilità e sensibilità tanto da offrirsi di fare lo stesso. Così ho creato io stesso un’associazione DOC-4-ALL, una piattaforma informatica in cui ogni medico comunica la propria specialità, gli slot che ha disponibili, i luoghi e gli orari e le associazioni invece mettono in rete i nomi degli assistiti che hanno necessità di cure così da incrociare offerta e richiesta per offrire visite a chi ne ha più bisogno.

A oggi ho visitato una trentina di pazienti di OSF, soprattutto persone che avevano bisogno di qualcosa di più di ciò che poteva offrirgli il Poliambulatorio. Quel che mi fa più piacere è garantire, con poco sforzo, una prestazione che altrimenti difficilmente questi pazienti avrebbero potuto ricevere. È davvero qualcosa di concreto.“

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