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Nasce da una progettualità congiunta tra il Poliambulatorio e il Progetto Casa di Opera San Francesco l’Housing Sanitario. È una evoluzione dell’Housing, un passo in più per venire incontro alle necessità di pazienti complessi da un punto di vista sanitario e sociale. E non a caso usiamo il termine pazienti e non beneficiari. Concretamente, infatti, l’Housing Sanitario si rivolge a persone affette da patologie, spesso con comorbidità, che dimesse dagli ospedali non sarebbero, da sole, in grado di essere autonome e di gestire la propria situazione sanitaria.

Parliamo per lo più di senza dimora che non possono essere inseriti in dormitorio o ritornare in strada perché questo potrebbe causare un peggioramento delle loro condizioni di salute. Così si è pensato a un contesto di casa protetto dove i pazienti siano seguiti costantemente. Il team che segue questi speciali ospiti di OSF è formato da un medico, un infermiere, un educatore, un assistente sociale e uno psicologo tutti collaboratori o dipendenti di Opera San Francesco. Un’equipe multidimensionale che fa capire come il plus di questo progetto sia la collaborazione e l’integrazione tra l’Area sociale e quella sanitaria di OSF.  Un metodo di lavoro nuovo che rappresenta anche una sfida. La modalità migliore d’intervento con i pazienti infatti va trovata caso per caso, non esiste una ferrea procedura ma si lavora in sinergia con la compartecipazione dei Servizi Sociali del Comune di Milano, i servizi sanitari e le organizzazioni del territorio e, quando presente, con l’amministratore di sostegno con cui si attiva un dialogo costante.

casa cucina

Il progetto al momento è nella sua fase iniziale e Opera San Francesco ha messo a disposizione 2 soluzioni abitative per 3 persone. Per la prima volta, infatti, OSF sta sperimentando un cohousing, poiché uno degli appartamenti si prestava a questa tipologia di accoglienza: è formato da 2 camere, 2 bagni, con cucina e sala in comune. La scelta su quali pazienti ospitare e quali potessero condividere gli spazi è stata fatta tenendo in considerazione le loro compatibilità personali e sanitarie. Per una più serena e proficua permanenza.

Come tutte le persone che partecipano ai Progetti Casa di OSF, i pazienti dell’Housing Sanitario devono avere i requisiti base richiesti da Opera e dal suo housing, ossia essere regolari ed essere seguiti dai Servizi Sociali di Milano. Due dei pazienti accolti sono stati segnalati da ospedali di Milano, il terzo invece è stato inserito in quanto beneficiario di OSF, seguito da tempo dal suo Poliambulatorio.

In particolare, la storia di questo anziano paziente italiano che OSF sta seguendo grazie al nuovo Housing Sanitario è un bell’esempio di aiuto a 360°: si tratta infatti di un senza dimora con gravi patologie e un decadimento cognitivo, giunto in OSF senza documenti, né residenza. Opera San Francesco ha messo in campo i suoi professionisti dell’Area Sociale e del Poliambulatorio e, grazie a un lavoro integrato e coordinato, ha saputo dare risposte concrete ai problemi del paziente che oggi ha raggiunto una certa autonomia e vive da solo nell’appartamento messo a disposizione da OSF. Una storia che prossimamente vogliamo raccontarvi a fondo perché esemplare.

Come anche per l’Housing Sociale, infatti, lo scopo dell’Housing Sanitario è quello, una volta stabilizzata la situazione sanitaria, che i pazienti escano dagli appartamenti per trovare la miglior soluzione possibile in funzione dei propri bisogni. Un traguardo certo arduo ma non impossibile da raggiungere.

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